giovedì 28 febbraio 2013

Spazio, la trottola cosmica scoperta dalla Nasa

 

Enormi 'trottole' cosmiche: è il ritratto definitivo di alcuni dei più sfuggenti oggetti del cosmo. Sono stati infatti osservati per la prima volta con certezza gli effetti estremi di un grande buco nero in rapida rotazione al centro di una galassia.
Lo studio internazionale realizzato sotto la guida dei ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) dell'Osservatorio di Arcetri, e pubblicato su Nature, è un risultato di grande importanza a favore della teoria della Relatività generale e per lo studio dell'evoluzione dell'Universo. «I dati ci hanno permesso di confermare e misurare la rotazione del buco nero presente al centro di una galassia», ha spiegato Guido Risaliti, astronomo dell'Inaf all'Osservatorio Astrofisico di Arcetri, e responsabile della ricerca.
Grazie all'aiuto del telescopio spaziale europeo per i raggi X, Xmm-Newton realizzato dall'Esa, e il nuovo NuStar della Nasa, sono stati finalmente registrati con certezza gli effetti della vorticosa rotazione di un buco nero gigante. I dati trovano un ottimo accordo con le predizioni fornite dalle equazioni della
telescopio spazialegenerale di Albert Einstein e risolvono un enigma che si protraeva da più di venti anni. «Prima di queste osservazioni combinate - ha proseguito Risaliti - non potevamo dire con certezza se la deformazione dei profili della radiazione X dei buchi neri già osservati con XMM-Newton fossero dovuti a fenomeni relativistici legati alla rapidissima rotazione o invece a nuvole di gas e polveri presenti attorno ad essi». Le osservazioni del buco nero al centro della galassia Ngc 1365 hanno permesso di determinare la velocità di rotazione della 'trottolà cosmica e forniscono informazioni fondamentali per ricostruire la storia della co-evoluzione di buchi neri e galassie che li ospitano.

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